Friday, February 17, 2012

venerdì gnocolar

Ecco la ricetta degli gnocchi:

GNOCCHI DI PATATE

per 6 persone
Kg. 1 patate farinose
Gr. 250 farina 00
Sale, noce moscata

Cuocere le patate in acqua fredda, sbucciarle e passarle allo schiacciapatate, lasciar evaporare. Impastare con la farina, il sale e la noce moscata .
Lavorare l’impasto delicatamente, formare dei piccoli filoncini di circa cm. 1,5 di diametro e tagliargli della lunghezza di circa 2 cm. Con veloce movimento del pollice farli scivolare all’interno della grattugia, dal basso verso l’alto premendo leggermente.
Lo gnocco acquisterà cosi la caratteristica lavorazione, utile a far aderire nel modo migliore il sugo; versarli in una casseruola con acqua salata in ebollizione, pescarli con un colino appena salgono in superficie.
Condire a piacere: burro fuso, salvia e parmigiano, oppure pomodoro e parmigiano, oppure gorgonzola fuso, ecc…
Servirli caldissimi.

Strumenti di lavoro: una pentola grande, schiacciapatate, una grattugia, un coltello piccolo, un colino.

La patata più indicata per la preparazione degli gnocchi è di qualità olandese (bintie) o la desirè e comunque una patata farinosa, quindi non una patata nuova, che assorbe troppa acqua.

Note storiche

La tradizione che gravita intorno agli gnocchi veronesi affonda le radici nel XVI secolo. A quel tempo lo gnocco veniva offerto ai sanzenati (abitanti di Verona) sopra un grande tavolone di pietra ( la piera del gnoco), che ora giace dimenticata in un angolo del prato circostante la basilica di S. Zeno Maggiore, con accanto il busto di Tommaso da Vico, filosofo, fondatore del carnevale veronese.
La gran sagra dello gnocco scade il “Venerdi gnocolar”: per l’occasione gnocchi e gnocchetti vengono distribuiti gratuitamente per le vie dei quartieri storici sotto l’alta direzione del “Papà del Gnoco”, incontrastato sire del carnevale veronese.
Berto Barbarani, grande poeta veronese, nella poesia “La cabala del gnoco” ci fa capire che per ottenere buoni gnocchi occorrono poesia e …stato di grazia…..

"Eco qua, mondo pitocco,
la gran cabala del gnoco,
drita in meso la cusina,
co la capola de gala,
me comare moscardina,
che bisogna celebrar,
el gran vendri gnocolar
………..
La marida poco a poco,
la farina e la patata,
e da forte innamorata,
la manipola el paston!
………………"

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